sabato 23 gennaio 2016

Canone Rai 2016 prime notizie utili


Il canone Rai arriva in bolletta e costa di meno.
Da quest’anno pagare l’abbonamento Tv è più semplice ed economico

Niente più bollettini postali nelle case degli italiani. Pagare il canone tv è adesso facile come accendere la luce: dal 2016 il costo sarà incluso nella bolletta elettrica e sarà più conveniente. Il canone è dovuto una sola volta, per ogni famiglia o per gruppo di persone residenti nella stessa casa. Per tutte le altre abitazioni non ci sarà inoltre alcun addebito.

Il canone Rai è oggi più vantaggioso: l’importo per il 2016 è stato ridotto a 100 euro, diviso in rate e comincerà ad essere integrato nella bolletta elettrica di luglio. Niente più bollettino da pagare entro il 31 gennaio: il canone verrà addebitato nella bolletta elettrica della casa di residenza a prescindere dalla persona a cui è intestata. Scompare anche il rischio di dimenticare il versamento e di incappare nelle sanzioni per il ritardato pagamento.

Per qualunque dubbio o chiarimento è sempre possibile consultare il sito www.canone.rai.it. Per permettere a tutti di conoscere le nuove regole, su tutti i canali della Rai viene inoltre da oggi trasmesso uno spot che illustra le modalità della nuova normativa. La Rai sta inoltre lavorando per attivare nei prossimi giorni un Numero Verde gratuito con cui spiegare ai cittadini tutti i dubbi sul nuovo canone.

Roma, 13 gennaio 2016

EMERGENZA ABITATIVA APPELLO DI VALDO DI BONAVENTURA


Interrogazione  del 18/010/2016
La difficile situazione economica, la mancanza di lavoro alimenta in maniera esponenziale la crescita di situazioni di povertà di tante famiglie che hanno difficoltà persino a reperire  beni di prima necessità, ed a pagare un canone di locazione a libero mercato. Queste problematiche fanno  emergere situazioni drammatiche per l’emergenza abitative, tante famiglie sfrattate vivono in situazioni difficili e non sostenibili. La mancanza di lavoro non viene accompagnata da un aumento della spesa pubblica a favore dei nuovi poveri,  l'Italia ha una percentuale di stanziamenti dedicati alla lotta alla povertà inferiore alla media dei paesi dell'area euro.  Dietro i freddi numeri diramati dall’Istat e dalla Caritas sulle nuove povertà si consumano sofferenze familiari   estreme.
 Ancor di piu’ di fronte a tale situazione si è abbandonato la  politica dell’Edilizia Residenziale Pubblica  a favore di costruzioni di alloggi a  canoni concordati  o Housing sociale che si qui, si stanno rilevando fallimentari. Oggi più che mai c’è necessità di alloggi a canoni sociali .

 Il Comune di Teramo  in virtù della realizzazione del progetto di Housing Sociale di Via Longo dal  mese di marzo 2012,  con delibera di Giunta n° 95  ha rinunciato  ad assegnare alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica per emergenza abitativa  atteso che la giunta Comunale  a seguito dell’approvazione del progetto di cui sopra  ha congelato   le assegnazioni di cui all’art 15 della Legge Regionale96/96 al fine di riservare gli alloggi di ERP resosi liberi agli occupanti di Via  Longo
Come avevo previsto e rappresentato come consigliere Comunale negli interventi  in Consiglio,   sono trascorsi 4 anni e di  quell’iniziativa  ancora nessuna traccia,  se non dal punto di vista progettuale , nel frattempo    le sofferenze di tante famiglie stanno aumentando in maniera esponenziale.

In questi 4 anni la maggioranza non  si è preoccupato di questa situazione venutosi a creare, nessuno si è adoperato almeno   per attenuare il problema creato dal blocco delle assegnazioni per  emergenze abitative  e del parziale blocco delle assegnazioni per graduatoria, che potrebbe durare diversi anni e portare a conseguenze inaccettabili,   che possono favorire    forti tensioni sociali.
All’ attenzione del Sig. Sindaco in questi giorni sono state poste le richieste di assegnazione  per situazioni di grave emergenza da due famiglie che vivono una situazione a dir poco drammatica.:
-la famiglia della  sig.ra  Marrone  il cui nucleo famigliare è composto da tre adulti, tutti  senza lavoro e da  un minore.  Gli stessi a seguito di sfratto hanno dovuto lasciare  l’alloggio sito in Via Arno e  adattarsi in maniera precaria  presso un’abitazione oggetto  di pignoramento in Villa Vomano . Purtroppo a seguito del forte vento dei giorni scorsi un albero ha sfondato il tetto con conseguenti che tutti immaginiamo. Si tiene a precisare che la sig.ra Marrone ha regolarmente presentato più volte domanda di assegnazione per emergenza abitativa e  ha partecipato all’ultimo bando indetto dal Comune di Teramo.

-         La famiglia del  sig., Yacelga Oyagata il cui nucleo familiare è composta  di tre figli minori rispettivamente di anni 4,5 e 7 ,  anche loro hanno  dovuto lasciare l’alloggio sito in Frondarola. Per un periodo limitato   hanno  trovato accoglienza in maniera gratuita presso un alloggio di Bellante  in assenza di altre soluzioni. Il genitore    ogni mattina parte con il pullman prestissimo  per accompagnare alla  scuola di Loc-tà Fornace (loc.tà Cona)i suoi tre figli  con tutti i disagi che possiamo immaginare. Martedì devono  lasciare l’alloggio di Bellante avuto a titolo gratuito,   anch’esso oggetto di pignoramento e al momento,  punto interrogativo sulla loro  sistemazione. Insieme ad altri volontari  stiamo  prendendo contatti con l’Hotel Michelangelo per una alloggiamento  temporaneo.
Non vorrei dimenticare i diversi soggetti singoli che non hanno dimora, anch’essi richiedenti,  che risultano  residenti in Via del Porticato (Via inesistente) attribuita dall’Ufficio Anagrafe ai senza fissa residenza-       
Non è più tempo di attendere, ai casi più urgenti va dato una risposta immediata, aiutiamo queste famiglie prima che sia troppo tardi.  Se a livello nazionale si manifestano intenzioni di predisporre un piano che prevede un adeguato stanziamento di risorse per l’Edilizia Residenziale Pubblica, a Teramo si va in tutt’altra direzione atteso che la realizzazione del progetto di Housing toglie dal mercato locativo di Edilizia Residenziale Pubblica circa 84 alloggi.. Mi Auguro che sua eccellenza il Prefetto voglia interessarsi  della questione al fine di trovare soluzioni.
                                                  
                                                      Valdo Di Bonaventura

venerdì 1 gennaio 2016

TARIFFE AUTOSTRADALI AUMENTI




Gli aumenti dell'1,5% delle tariffe autostradali potrebbero sono solo solo un assaggio della stangata in arrivo a giugno?. 
Il Governo ha approvato la proroga pluriennale delle concessioni,  si aspetta ilpronunciamneto della Commisssione della UE che nel merito può considerare illeggitimo il provvedimanto a questo punto e' certo un aumento variabile  in aggiunta di un 2,5 %

Concessioni d'oro: il Fatto quotidiano stila la mappa dei guadagni registrati nel 2013 dai singoli contrattisti. La Brescia-Padova incasserà 5,6 milioni di euro in più. Le Autovie Venete (che hanno prolungato la concessione dal 2017 al 2038) 3,1 milioni, la Milano-Serravalle-Tangenziali 3,7 milioni, la Strada dei Parchi 2,7 milioni. Il gruppo Gavio, gran sostenitore di Renzi, nel 2015 incasserà 18 milioni in più (6,7 da Torino-Milano e Torino-Piacenza, 2,3 da Autostrade Valdostane, 2,6 da Autostrada dei Fiori, 3,2 da Autostrade liguri-toscane, 1,5 da Autocamionale della Cisa, 1,2 dalla Torino-Savona). Autostrade per l'Italia dei Benetton, invece, guadagneranno circa 50 milioni di euro in più ma in ogni caso non incasseranno a giugno, non avendo chiesto il prolungamento della concessione.