“Pubblicata
la prima trance degli aventi diritto all’una tantum previsto dal decreto
ministeriale 189/2016 art.45 comma 4 riservato scoppia la polemica sulla
presunta presenza di furbetti. Il contributo veniva assegnato a coloro,
possessori di partita iva, professionisti artigiani o commercianti –
spiega il presidente dell’Associazione Robin Hood – che sulla base di una autocertificazione (D.P.R. n. 445/2000)
dichiaravano il possesso dei requisiti e soprattutto la sospensione dell’attività
a causa del terremoto. L’associazione per dovere di trasparenza ha pubblicato
sul proprio Blog la lista
sono pervenute decine di telefonate con segnalazione di non aventi
diritto. I controlli sulla base della normativa in genere coinvolgono un 5% delle
autocertificazione. La mole di segnalazioni determina un approfondimento anche
per garantire legalità, trasparenza e giustizia,
afferma Di Ferdinando, di un controllo massivo. D’altro canto la Regione Marche
ha ritenuto necessario ed ha attivato un controllo su tutte le domande in
collaborazione dell’Inps. Se si è dichiarato il vero non ha
nulla da temere, i furbetti si. La vicenda crea malessere nei cittadini che
attenendosi al dettato non hanno presentato domanda pur nelle difficoltà
oggettive di mantenere aperta un attività in zona terremotata. Il nostro
appello al presidente D’Alfonso all'assessore competente affinché anche in
Abruzzo si evitino abusi
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