La sopravvivenza del nuovo Coronavirus negli ambienti esterni non è al momento nota con certezza. Se il cane o il gatto vengono a contatto con secrezioni respiratorie espulse a terra da persone infette è teoricamente possibile che possano trasportare il virus anche (non vi sono al momento evidenze di contagi avvenuti in questo modo.) Fonte Ministero della Salute
Al rientro a casa lavare le zampe del cane con acqua e sapone, analoga mente a quanto facciamo con le nostre mani, avendo cura di asciugarle bene e comunque è opportuno evitare di farlo salire con le zampe su superfici con le quali veniamo a contatto (ad esempio su letti o divani)
Occorre poi osservare l’igiene accurata delle superfici e delle mani lavando i pavimenti con soluzioni a base di cloro all’0.1% (la comune candeggina o varechina), le altre superfici con soluzioni a base di cloro allo 0,5%.
«La candeggina non va assolutamente usata neanche diluita – spiega Luca Robutti, presidente dell'ordine dei Medici Veterinari della provincia di Savona - a differenza da quanto sostenuto nella nota trasmissione di Barbara D'Urso dal veterinario Enrico Zibbellini, Si rischia di fare dei danni anche molto seri. I cuscinetti nelle zampe sono molto sensibili, si potrebbero generare abrasioni o anche effetti peggiori qualora ad esempio l'animale poi si leccasse le parti trattate. Sul muso ancora più risolutamente no. Tra gli effetti nocivi potrebbe portare a vomito, erosioni della mucosa, del tartufo (naso) e delle labbra».
Nessun commento:
Posta un commento