La “mobilità sostenibile” una chimera per la provincia di Teramo.
Il capoluogo non ha il proprio piano, e di fronte alla soppressione delle fermate di Bellante e Notaresco il silenzio assoluto.
Dopo le fermate inizia anche la soppressione delle corse dei treni, quello che partiva da Pescara alle 17,25 con arrivo a Teramo alle 18,37 e ripartenza per Pescara alla 18,47. In un sol colpo pendolari di entrambe le città hanno perso la possibilità dell’utilizzo del treno. Il buco creato negli orari di partenza da Teramo è diventato di due ore. Analoga situazione non si registra in altre realtà abruzzesi. Ricordiamo che la settimana scorsa abbiamo denunciato altre soppressioni da parte di Tua su alcune tratte su gomma.
L’associazione Robin Hood vuole capire cosa sta succedendo e cosa hanno intenzione di fare i nostri rappresentati.
Nel contempo si vuole rilanciare una proposta che risolverebbe i problemi di mobilità sulla Teramo Giulianova con la creazione di una metropolitano leggera. Quest’ultima infatti limiterebbe di molto la mobilità su gomma ed il numero di auto in circolazione nel capoluogo e non solo con relative altri miglioramenti.
Nel contempo si vuole rilanciare una proposta che risolverebbe i problemi di mobilità sulla Teramo Giulianova con la creazione di una metropolitano leggera. Quest’ultima infatti limiterebbe di molto la mobilità su gomma ed il numero di auto in circolazione nel capoluogo e non solo con relative altri miglioramenti.
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